Il progetto promuove nel mondo la cultura indentitaria della Sardegna, attraverso una serie di iniziative interdisciplinari che legano Suono, Architettura e Scultura.

IL PROGETTO

Il progetto Indòru – Cross Cultural Identity Project, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, tramite il Bando IdentityLAB_2 - POR FESR 2014-2020, propone un approccio interdisciplinare alla produzione culturale e ha raccolto i consensi e beneficiato di manifestazioni d’interesse e supporto degli Istituti di promozione culturale Italiana in Inghilterra (Londra), Qatar (Doha) e Cina (Shanghai e Pechino); dell’Università di Perugia – dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione; dell’IRCCS - Fondazione Santa Lucia - Laboratorio di Neuropsicofisiologia Sperimentale, Roma; della UIS - Union Internationale de Speleologie e della SSI Società Speleologica Italiana; della Qatar Philarmonic Orchestra e della Fondazione Pinuccio Sciola.

Scopo del progetto è la promozione in ambito internazionale, in particolare in Inghilterra, Qatar e Cina, della produzione culturale identitaria locale su quattro linee d’intervento:

  • partecipazione ad eventi artistico culturali organizzati con gli Istituti di Cultura Italiana all’estero;
  • realizzazione di eventi di incoming per l’avvio di partnership e coproduzioni;
  • realizzazione di prodotti musicali della cultura identitaria;
  • attività di promozione di tali espressioni.

Partecipazione ad eventi artistico culturali organizzati con gli Istituti di Cultura Italiana all’estero

The sound between

La prima tappa di questo percorso è stata la manifestazione The Sound Between, svolta presso l’Istituto Italiano di Cultura a Londra da dicembre 2019 a febbraio 2020.

Ispirata alla relazione tra scultura, forma e suono, è stata incentrata sulla figura del Maestro Pinuccio Sciola, artista sardo di fama internazionale, scultore delle Pietre Sonore, scomparso nel 2016.

Una mostra di Pietre Sonore, organizzata in collaborazione con la Fondazione Pinuccio Sciola, è stata la cornice di 5 eventi, 2 conferenze sulla figura dello scultore sardo e 3 concerti di musica jazz e contemporanea curati da Indòru – Boutique del Suono.

La mostra è stata curata dall’Architetto Pierandrea Angius, Architectural Association, che ha concepito è coordinato l’allestimento per l’esposizione delle pietre sonore all’Interno degli spazi dell’Istituto.

IIC Londra

 

 

Questi gli appuntamenti:

L’evento ha beneficiato della partnership della Fondazione Sardegna Film Commission, che svolge un ruolo cardine nella promozione del comparto audiovisivo sardo nel mondo e affianca l’organizzazione per valorizzare i progetti transmediali legati alla commistione dei linguaggi cinematografici con arti visive, musica e performance.

The Sound Between, anche grazie alla forte capacità di attrazione culturale di cui gode la capitale inglese, ha rappresentato una proficua occasione per far emergere la relazione interdisciplinare tra scultura, architettura immagini e suono, cosí come interpretato e proposto da Indòru, e di entrare in relazione con audience e artisti provenienti da tutto il mondo, al fine di valorizzare degli aspetti della cultura identitaria contemporanea sarda ancora poco conosciuti.

Il successo della manifestazione ha portato l’Istituto a prorogare la mostra per un altro mese fino a fine marzo 2020, poi bloccata a causa della pandemia in corso.

 

Realizzazione di prodotti e servizi legati alle espressioni artistiche della cultura identitaria (scrittura, editing, produzione, distribuzione, digitalizzazione e pubblicazione).

ROOMS TO EXPLORE

Disponibile anche sulle altre principali piattaforme musicali.

Il primo prodotto culturale realizzato con i fondi del bando è stato il disco in piano solo Rooms To Explore (Andrea Granitzio)

Rooms to Explore è un'unica composizione/improvvisazione di 45 minuti, un percorso di esplorazione a lume di candela, tra stanze immaginarie - gli spazi fisici e mentali - nelle quali l’ascoltatore si trova a seguire l’evoluzione della musica.

Il disco è frutto di una ricerca musicale tesa a cogliere, scoprire, svelare progressivamente i particolari che caratterizzano la relazione tra stasi e movimento, tra differenza e ripetizione.

Gli elementi di questa ricerca e la musica hanno ispirato la copertina de CD, concepita da due eccezionali architetti, entrambi sardi: Pierandrea Angius, che ha anche curato la mostra delle Pietre Sonore negli spazi dell’ Istituto di Cultura, e Flavio Manzoni.

La performance è caratterizzata da una forte componente di improvvisazione, ed è, pertanto, aperta a interazioni con altre fonti sonore e interventi di altri musicisti, in particolare con strumenti musicali tipici/identitari dei luoghi in cui la performance verrà messa in scena.

A conclusione della performance, gli spettatori sono invitati a scrivere una o più parole su un foglio bianco, per fermare su carta - scripta manent - le sensazioni, i colori, le impressioni suscitate dalla musica.

I fogli verranno piegati e conservati dentro un contenitore ermetico di vetro, poi chiuso, per fare una vera e propria conserva delle emozioni.

Su ogni contenitore verrà apposta una targhetta con data e luogo di esecuzione.

Rooms to Explore - Digipack

 




Dal punto di vista di un geofisico non c’è alcuna differenza tra un/onda del mare e una montagna: sono entrambi elementi in costante movimento. Ciò che cambia è la percezione umana.
Il movimento è chiaramente percettibile nelle onde, non nelle montagne, solo perché non c’è tempo sufficiente per osservarlo, perché la nostra vita non è abbastanza lunga. Quello che gli essere umani possono percepire è un frammento del fenomeno in una cristallizzazione temporale.”
(Giovanni Badino, geofisico)

 

Rooms to Explore è stato presentato in anteprima mondiale all’Istituto di Cultura Italiano a Londra il 30 gennaio 2019

IIC Londra

Rooms to Explore - IIC Londra - Video

 

DUECUORI - ANDIMIRONNAI
FEAT. NOA AND PAOLOFRESU IL PROGETTO

Disponibile anche sulle altre principali piattaforme musicali.

La cantante israeliana Noa e il trombettista berchiddese Paolo Fresu si fanno delicati interpreti di “DueCuori - Andimironnai”, brano composto, arrangiato e orchestrato dal pianista e compositore sardo Andrea Granitzio, uscito il 21 marzo sulle principali piattaforme di streaming.

Il lavoro affonda le sue radici sulla melodia dell’Andimironnai, tradizionale canto sardo monodico, tanto antico da far parte di quelle radici culturali della Sardegna di cui si è persa la memoria, e si inserisce all’interno di un più ampio progetto volto a valorizzare i prodotti culturali identitari della Sardegna.

Alla realizzazione del brano ha collaborato anche la Budapest Art Orchestra diretta da Peter Pejtsik, e una importante rosa di musicisti composta da Alice Marras e Stefania Secci Rosa ai cori, Gianluca Pischedda al violoncello, Alessio Povolo al contrabbasso e Daniele Russo alla batteria. Nel lavoro di scrittura e realizzazione del brano Andrea Granitzio (che in “Due Cuori - Andimironnai” suona il pianoforte) si è avvalso della preziosa consulenza del poeta Mario Brasu e dell’etnomusicologo Marco Lutzu.

Le grafiche e i video che accompagnano la presentazione del progetto sono a cura di Fabio Coronas.

 

“È stato un affascinante percorso di ricerca attraverso la tradizione musicale dell’isola - racconta il pianista e compositore Andrea Granitzio -, i primi cenni su questo antichissimo canto popolare risalgono al 1778 (Madau, Le armonie de' sardi) e poi al 1840 (Spano, Ortografia Sarda Nazionale 1840). Le sue origini si perdono nel tempo, cosí come la melodia e le parole, sempre improvvisate tranne che nel ritornello, che ho riportato cosi come ho sentito cantare da bambino, e intorno a cui ho costruito l’intera ossatura del brano. Sulla base della melodia tradizionale ho scritto la musica, nata al pianoforte poi orchestrata per archi, e in seguito le parole, come se una madre parlasse alla propria creatura per infonderle senso di cura e protezione.”

Il brano è stato registrato presso il Jane Studio di Cagliari con la direzione dell’ingegnere del suono statunitense Marti Jane Robertson che ha curato anche il mix e il mastering. Noa (che ha voluto arricchire i preziosi versi in sardo con l’ultima strofa in ebraico) ha inciso la sua voce nel suo home studio a Tel Aviv, Paolo Fresu ha registrato la sua tromba presso l’Over Studio di Cento (Ferrara) con il tecnico del suono Angelo Paracchini, e la Budapest Art Orchestra ha inciso presso l’East Connection Music Recording, a Budapest.

"Due cuori - Andimironnai" è disponibile su tutte le principali piattaforme musicali.

Press kit e rassegna stampa

 

LE PAROLE

"Due Cuori - Andimironnai"

Ddus corus funt unius
Sentz’e sciri cumenti
Parint dividius
Ma est unu solamenti

Andimironnai Andira e nora, andira e Andimironnai

Totu su chi t’abisongiat
Ddu podis accattai
In s’ària, s’aba e su calori
Chi ti bollu donai

Sa luxi de su soli
Sa luna de sa noti
Est acorau su mundu
Ind’unu abratzu forti

Andimironnai Andira e nora, andira e Andimironnai

Su fogu ‘e custu coru
Ti potzat callentai
Nemancu s’ierru niau
Ddu podit sfridai

Andimironnai, Andira e nora, andira e Andimironnai

S’amori mio po tui
No si podit sturai
Est fiama viva e po sa vida
No t’at mai a mancai

Andimironnai, Andira e nora, andira e Andimironnai